MANTO:

"Corto, folto, duro al tocco ma lucido."
-La condizione del manto rispecchia la salute generale del cane. I peli dovrebbero trovarsi a contatto della cute. I peli che sporgono, generalmente indicano una cute iperasciutta, quindi opaca. Il manto morbido, quasi vellutato di alcuni esemplari, anche se bello al tocco non è da considerarsi perfettamente regolare. Si considera un difetto minore, infatti il pelo dovrebbe essere quasi ruvido al tocco. Un cane con il nutrimento corretto e l'esercizio sufficiente, di solito possiede un manto bello e lucido. Basta spazzolarlo quotidianamente per tenerlo in ottime condizioni.


COLORE:

"Tutti i colori, unito, a chiazze, a macchie è accettato; sono indesiderati invece il totalmente bianco o più di 80% bianco, nero e marrone rossiccio, rosso bruno."
-Esistono variazioni di colori e chiazze negli AST per accontentare tutti i gusti. Nessun manto ha il vantaggio su un altro nelle mostre. Gli AST possono avere una vasta gamma di colori: tutte le variazioni del color fulvo, da giallo camoscio ad arancione, a strisce, zebrato. Un manto molto bello può essere visto in tonalità diverse, dalle strisce chiare su un manto nero o strisce scure su un fondo color fulvo. La pigmentazione comunque è fondamentale. I contorni degli occhi, del naso e delle labbra, dovrebbero essere sempre pigmentati. Un cane con manto color rosso bruno ha spesso gli occhi chiari ed un naso Dudley ( color rosso bruno o color pelle), e queste non sono caratteristiche ben accette nell'AST. Per anni ci sono state controversie riguardo al colore del manto della razza.



PROPORZIONE:

"Altezza e peso devono essere in proporzione. Per il maschio un'altezza che va da 45,72cm a 48,26cm e per la femmina che va da 43,18cm a 45,72cm e' da preferisi."
- Sulla taglia dell'Amstaff si potrebbe scrivere un libro a sé stante: meglio al limite superiore o a quello inferiore dello Standard? E' accettabile che un cane fuori taglia (anche se di pochi millimetri) venga esposto e premiato? Perché i cani al limite inferiore – pur essendo in Standard a tutti gli effetti – spesso non vengono tenuti in considerazione? E così via. Le domande si sprecano, specie tra chi si avvicina per la prima volta alla razza e sul ring vede gareggiare insieme…cavalli e pony (anche perché una volta vince l'uno, e un'altra volta un altro). Anche in questo caso, che piaccia o meno agli allevatori, l'influsso di "nonno Pit bull" si fa sentire sulle diverse linee di sangue: infatti lo stesso Pit bull divideva i suoi allevatori in due fazioni. Gli uni volevano il cane più grande, e quindi più possente: gli altri ritenevano che l'agilità e l'aspetto asciutto non potessero in alcun caso accompagnarsi a una taglia eccessiva. A questo punto io faccio dico la mia opinione, confutabilissima e discutibilissima: personalmente non amo i "cavalli", e il mio ideale di Amstaff (maschio) si aggira sui 47-48 cm al garrese. Lo motivo soprattutto con l'immagine (che per me è fondamentale, ma per altri magari no) di Amstaff come terrier. Man mano che sale l'altezza al garrese io comincio a veder passare nella mia mente immagini di boxer, american bulldog, cani corsi…e perdo quel "senso di terrier" che mi è tanto caro. Poiché l'Amstaff è un terrier "di tipo bull", non posso certo condannare altre persone che eventualmente preferiscano vedere il evidenza il "lato bull": ma per me, almeno, quello che non deve assolutamente restare in primo piano è il "lato terrier". Altrimenti l'Amstaff sarebbe stato inserito nel gruppo 2 e non nel 3. Detto questo, la cosa "davvero" importante – e stavolta non solo per me, ma proprio per lo Standard – è l'armonia delle proporzioni. Se un cane è costruito in modo armonico, elegante, possente e raffinato insieme…be', allora non è certo il caso di guardare il millimetro, né in eccesso né in difetto. D'altro canto non bisogna dimenticare che esiste uno Standard con limiti ben precisi: quindi il millimetro magari non va guardato…ma il centimetro sì.In proporzione" sono le parole fondamentali. Il cane deve dare l'impressione di una certa robustezza, sempre mantenendo l'armonia e l'agilità.


DIFETTI:

"I difetti includono un naso Dudley, occhi chiari o rosa (albino), coda troppo lunga o tenuta male, bocca irregolare."
-Un naso Dudley è un naso con color rosso bruno o pelle. Un naso che è comunemente nero ma ha delle chiazze rosa (a farfalla), è anche considerato un difetto. Occhi chiari: ambra, grigio chiaro e azzurro. La coda non deve essere tenuta più in basso del garretto e non più in alto del dorso del cane - vedi: Coda. E' considerata una penalità tenere la coda fra le gambe in segno di sottomissione, poiché la razza è conosciuta come fiera e coraggiosa. Sebbene lo standard non abbia squalifiche, l'AKC elenca delle squalifiche che vengono applicate a tutte le razze. Gli esemplari che sono stati castrati o sterilizzati non possono competere.


I cani che sono zoppi, ciechi, sordi, senza un testicolo o il loro aspetto è stato in qualche modo modificato artificialmente, con tinte o chirurgia plastica non possono partecipare alle mostre. Come è possibile giudicare un cane in relativamente poco tempo, quando ci sono così tanti elementi da prendere in considerazione? Il giudice di gara è molto di più di uno scopritore di difetti: egli cerca la qualità globale, la qualità superiore del tipo, l'equilibrio, la forma (condizione) e lo stile, sono i punti che prende in considerazione. Talvolta un cane con un difetto, viene premiato perché è più agile ed ha più stile di un altro: per esempio un esperto di cani, riesce a capire perché un cane con i contorni degli occhi rosa, è stato scelto come campione a discapito di altri apparentemente più perfetti. Il portamento è un aspetto fondamentale nel giudicare un cane.


Bluelines Amstaff Crew

Non tutti i tesori sono d'oro o d'argento



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